La tenia del cane – Dipylidium caninum

La tenia del cane - Dipylidium caninum

È il cestode più frequente del cane, è costituito da segmenti detti proglottidi e raggiunge la lunghezza di cm 80. L’ospite intermedio è la pulce del cane e del gatto ed eccezionalmente la pulce dell’uomo e il pidocchio del cane. Il cane si infesta schiacciando fra i denti e ingerendo le pulci che trova nel suo mantello. Il D. caninum può infestare anche l’uomo, soprattutto bambini che giocano con i cani e possono portare alla bocca residui di pulci.

Di solito il proprietario del cane scopre nelle feci segmenti vivi di tenia. Clinicamente si riconosce la teniasi, principalmente nei cuccioli di 6-8 settimane e fortemente infestati, per il dimagrimento, la disidratazione e l’anemia, nonché la minore lucentezza del pelo ed un intenso prurito anale.
Con il progredire dell'età gli animali sopportano spesso meglio le gravi infestazioni, per cui non si notano dei sintomi particolari, al massimo qualche manifestazione non specifica, come dolori addominali, inappetenza, ipersensibilità ,disturbi nervosi, diarrea e dimagrimento. Il tipico atteggiamento del cane che strofina la zona perianale sul terreno può essere ricondotto a teniasi ma per tale fenomeno esistono anche altre cause.

La diagnosi si ottiene ricercando le uova con l'esame delle feci e sul reperimento di segmenti espulsi: l'emissione delle proglottidi con le feci avviene per cicli e un solo esame negativo non esclude la presenza di cestodi.

I segmenti di D. caninum sono anche in grado di abbandonare attivamente l'ano, rimanendo poi attaccati ai peli della zona perianale, oppure cadendo a terra ed essiccando rapidamente, per assumere l'aspetto di chicchi di riso.

La terapia è farmacologia.