Cambio denti da latte
In generale intorno ai 6 mesi avviene la sostituzione dei denti da latte con quelli da adulto.
Ci sono poi delle eccezioni per cui i cani di taglia grande tendono a cambiarli anche intorno ai 5 mesi ed i cani di piccola taglia anche intorno ai 7 mesi.
Talvolta i denti da latte persistono insieme a quelli da adulto ma nel tempo tendono a perderli.
Ci sono poi situazioni in cui non li perdono più per cui si dovranno asportare.
Nella mia esperienza alcuni nostri esemplari hanno perso i denti anche dopo l'anno per cui non andrei ad asportare subito i denti da latte se a 6 mesi ancora non li hanno sostituiti, aspetterei e solo in quei casi particolari dove il dente da latte effettivamente può dar fastidio allo spuntare di quello da adulto interverrei.
Se poi ai 12-14 mesi non avviene la sostituzione allora li asporto.
DENTI DA LATTE PERSISTENTI
Talvolta dopo l'eruzione della dentizione da adulto possono persistere uno o più denti da latte di color bianco e quasi sempre più piccolo.
Radiograficamente il dente da latte ha una radice più corta e più sottile.
Fra il dente da adulto e quello da latte si ha spesso deposito di materiale alimentare, parodontiti e formazione di tartaro.
Può verificarsi che il dente da latte sposta il permanente adiacente e ne ostacola la crescita.
Qual'è la causa?
Un dente da latte diventa persistente quando la sua radice non viene riassorbita sotto la pressione del dente permanente e il dente da latte non viene espulso dall'alveolo.
Questo succede quando il dente permanente manca completamente o si trova in una posizione sbagliata o cresce in direzione sbagliata, oppure quando il dente deciduo non si trova nella corretta posizione così che il permanente gli scivola a fianco.
Essendo frequenti soprattutto in alcune razze di taglia piccola e verificandosi a carico quasi esclusivamente di canini ed incisivi si può pensare ad una predisposizione genetica.
La terapia consiste nell'estrazione del dente da latte persistente qualora non sia funzionale, quando è da ostacolo al permanente e quando causa altre situazioni patologiche.
L'estrazione dovrebbe eseguirsi non appena il permanente è visibile e prima che il relativo dente deciduo cominci a vacillare o abbia inizio il riassorbimento delle radici.
TERMINOLOGIA DENTARIA
CORONA: porzione al di sopra della rima gengivale coperta dallo smalto.
COLLETTO: restringimento del dente in corrispondenza della linea gengivale, nel punto in cui ha fine lo smalto al di sotto della rima gengivale.
RADICE: porzione al di sotto della rima gengivale.
APICE: porzione terminale della radice.
DELTA APICALE: piccole aperture collocate all'apice e destinate ad accogliere vasi e nervi che entrano nel dente.
SMALTO: copertura esterna della corona.
DENTINA: materiale denso osteo-simile che si trova al di sotto dello smalto e costituisce la componente fondamentale del dente; può dimostrare sensibilità al calore e al freddo.
CEMENTO: strato di tessuto osseo che ricopre la radice dentale ancorandola alla struttura ossea alveolare mediante le fibre del legamento peridentale.
POLPA: tessuto molle del dente; i nervi, formati unicamente da terminazioni sensoriali, ed i vasi, penetrati attraverso il delta apicale, la attraversano lungo tutta l'estensione del canale della radice.
Kirk - Bistner